Lo sfratto immobiliare
Cos'è lo sfratto esecutivo è composto dalla parte giudiziaria ed esecutiva
La parte giudiziaria inizia con la notifica dell'intimazione di sfratto per morosità o dell'intimazione dello sfratto per finita locazione e termina con l'emissione di un provvedimento di sfratto esecutivo da parte del Giudice con l'ordinanza di convalida. Il provvedimento costituisce il titolo esecutivo che permette l'inizio dell'azione di rilascio, qualora l'inquilino non abbandoni in modo spontaneo l'immobile condotto in locazione (fase esecutiva), assistita dall'intervento dell'Ufficiale Giudiziario finalizzata allo sgombero dell'immobile.
Qual è la sua procedura ?
La prima cosa l'avvocato deve provvedere alla notificazione dell'ordinanza di convalida di sfratto, nonché di un atto di precetto di rilascio. L'atto di precetto è un'intimazione verso l'inquilino, affinchè liberi l'immobile entro 10 giorni dalla notifica, avvisandolo che, in mancanza, verrà dato seguito all'azione esecutiva di rilascio.
L'intervento dell'ufficiale giudiziario
Trascorsi i 10 (dieci) giorni concessi, se l'immobile non viene rilasciato, il legale richiederà all'ufficiale giudiziario la notifica di un avviso di rilascio, ulteriore atto che riporta la data fissata dall'ufficiale giudiziario del primo accesso, ovvero, del giorno in cui l'Ufficiale Giudiziario si recherà per la prima volta nell'immobile locato, invitando il conduttore a rilasciarlo immediatamente. Solitamente, il primo accesso è esclusivamente interlocutorio e lo sfratto non viene affatto eseguito. Tuttavia, in taluna occasione, l'ufficiale giudiziario informa l'inquilino dell'inizio dell'azione di rilascio e prende informazioni in merito allo stesso, al suo nucleo familiare e ad ogni circostanza che possa influire sul rilascio.
Attenzione ! La difficoltà di sfratto esecutivo in presenza di minori, persone anziane, animali domestici, familiari sottoposto agli arresti domiciliari e portatori di handicap, potrebbe ritardare anche di mesi l'esecuzione forzata di sfratto
Possibilità di rinvio di uno sfratto esecutivo ?
Effettuato il primo accesso, l'ufficiale giudiziario rinvierà l'esecuzione a data successiva disponendo un altro rinvio. Il numero successivo di rinvii dipende da diversi fattori tra cui la disponibilità dell'Ufficiale giudiziario o delle forze dell'ordine ad intervenire, nonché la presenza nel nucleo familiare dei soggetti sopra indicati.
Della necessità di disporre l'intervento di altre figure ausiliarie del Giudice come : i servizi sociali, medici legali, fabbri, vigili del fuoco, guardia cinofile. Pertanto, la disponibilità di questi soggetti, potrebbe influire sulla tempistica dello sfratto esecutivo.
Lo Sfratto esecutivo con le forze dell'ordine
Nei casi di particolari difficoltà nell'esecuzione, l'ufficiale Giudiziario, chiederà l'intervento delle forze dell'ordine e del fabbro per la sostituzione della serratura di ingresso, il quale consegnerà le chiavi al proprietario, intimando l'inquilino a non introdursi più nell'immobile, informandolo delle sanzioni previste dalla legge.
L'inquilino o chiunque altro faccia accesso nell'immobile, dopo l'intervenuta liberazione dello stesso, commetterà il reato di violazione di domicilio.
Cosa succede ai beni dell'inquilino
Se all'interno dell'immobile oggetto dello sfratto vi sono i beni dell'inquilino sfrattato tipo : mobili, quadri, oggetti d'arte, preziosi, denaro contante, documenti, vestiti, scarpe, elettrodomestici ecc.), si segue la procedura di cui all'art. 609 c.p.c. In questi casi l'ufficiale giudiziario intima alla parte tenuta al rilascio di asportarli entro un certo termine. Nel caso non avvenga, qualora il valore dei beni sia superiore alle spese di custodia e di asporto, l'ufficiale giudiziario nomina un custode e lo incarica di trasportare i beni in un altro luogo.
Nell'eventualità che venissero rinvenuti documenti inerenti lo svolgimento di attività imprenditoriale o professionale, che non siano stati asportati, gli stessi devono essere conservati per un periodo di due anni.
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